Manifestazioni contro il G7 a Capri: “I potenti isolati sopra un’isola”. Napoli ribelle alla chiusura dei leader mondiali. #proteste #G7

Manifestazione a Napoli contro il G7 a Capri

Tra polizia e manifestanti si sono verificati tafferugli in seguito al tentativo di alcuni di raggiungere un traghetto per simbolicamente approdare sull’isola di Capri, dove si tiene il G7. La protesta era partita da piazza Garibaldi.

Nel giorno di chiusura dei lavori del G7 a Capri, un corteo di studenti ha attraversato la città di Napoli partendo da Piazza Garibaldi per esprimere il loro dissenso contro il vertice in corso sull’isola azzurra. Le principali parole d’ordine erano contro la guerra e il genocidio in Palestina.

Uno degli studenti ha sottolineato: “È il G7 dei mandanti del genocidio del popolo Palestina, le grandi potenze riunite sull’isola azzurra sono responsabili dell’economia di guerra che ci stanno imponendo. Gli scenari di guerra globali che si delineano ci preoccupano profondamente.”

Centinaia di studenti hanno partecipato al corteo esponendo bandiere della Palestina e cartelli contro la guerra e il G7.


A Napoli corteo per la Palestina e contro il G7 a Capri: “Fermiamo il genocidio”

Un giovane studente ha dichiarato: “Hanno deciso di chiudersi su un’isola per pianificare la loro guerra in un contesto di crescente finanziamento alle industrie belliche e militarizzazione dei luoghi di formazione.”

All’altezza della sede centrale della Federico II, dove recentemente è stato occupato il rettorato in segno di protesta contro gli accordi con le università israeliane, sono stati esposti striscioni con scritte come “Fuori la guerra dalle università” e “Fuori Eni e Leonardo dall’università”.

Arrivati al porto, i manifestanti hanno cercato di dirigerci verso un traghetto in un gesto simbolico per raggiungere Capri, ma sono stati fermati dalla polizia in assetto antisommossa che ha utilizzato cariche di alleggerimento. Non si sono registrati feriti tra i manifestanti, che hanno usato ciambelle gonfiabili e materassini come scudi protettivi. Dopo i momenti di tensione, i partecipanti all’assemblea sono rimasti all’interno del porto.

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