Vietata la vendita di pesci contaminati da sporco e ruggine: provvedimento di sospensione emesso dall’Asl. Sicurezza degli alimenti a rischio.

Controlli nel Sannio: due pescherie chiuse e 140 chili di pesce distrutti

Le autorità competenti della Capitaneria di Porto di Torre del Greco, affiancate dai Carabinieri Forestali di San Bartolomeo in Galdo e dal personale dell’Azienda Sanitaria Locale di Benevento, hanno chiuso due pescherie nel Sannio. Durante i controlli, sono stati sequestrati quasi 150 chili di pesce, pronto per essere distrutto. Tra le varietà sequestrate, spigole, vongole, triglie, seppie, calamari, orate, merluzzi e salmoni, tutti privi di documenti di tracciabilità e conservati in condizioni igienico-sanitarie precarie.

Immagine di repertorio

Sospensioni e sanzioni per le pescherie non conformi

Durante un’ispezione di routine è emersa la mancanza di documenti di tracciabilità per 140 chili di pesce. La vendita di prodotti non tracciabili è vietata dalle leggi italiane ed europee per proteggere i consumatori. Inoltre, sono stati elevati due verbali di illecito amministrativo da 1.500 euro ciascuno. Il pesce sequestrato è stato immediatamente distrutto. Le autorità hanno riscontrato anche gravi carenze igienico-sanitarie, inclusa la presenza di incrostazioni e ruggine sulle attrezzature, che hanno portato alla sospensione dell’attività e a una diffida per adeguare la struttura alle normative vigenti.

I controlli continueranno nei prossimi giorni nelle attività commerciali locali e in tutta la provincia sannita per garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie e la sicurezza dei consumatori.

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