Terremoti a Napoli: l’Osservatorio Vesuviano avverte che le scosse continueranno mentre il suolo si alza. La situazione preoccupante.

Intervista a Mauro Antonio Di Vito, Direttore dell’Osservatorio Vesuviano

Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, ha dichiarato a Fanpage.it che sono state registrate oltre 60 scosse nell’ultimo sciame sismico del 14 aprile. Tuttavia, al momento non ci sono segnali di attività eruttiva.

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Questa mattina si sono verificate tre scosse di magnitudo superiore a 3 nei Campi Flegrei. Secondo Di Vito, direttore esperto nell’area, questa è una situazione abbastanza normale che non evidenzia alcun rischio di eruzione.

Direttore, il suolo ai Campi Flegrei continua ad alzarsi?

Sì, il sollevamento del suolo è ancora in corso con una media di circa 10 millimetri al mese. Le scosse sismiche superiori alla magnitudo 3 sono comuni in questa regione e non rappresentano un allarme significativo.

Le persone che hanno avvertito boati e odore di zolfo non dovrebbero preoccuparsi, poiché queste sono emissioni normali presenti nella zona. L’anidride carbonica e l’idrogeno solforato vengono rilasciati regolarmente, mantenendo l’equilibrio geochimico.

Interpretazione delle immagini dell’acqua che ribolle nella Solfatara

Le immagini dell’acqua che ribolle sono il risultato del gas emesso dal suolo che forma bolle nell’acqua. La temperatura non è sempre elevata come può sembrare, ma dipende dalle condizioni circostanti e dalla presenza di gas.

La definizione della magnitudo di un terremoto può richiedere del tempo, poiché è necessario attendere che l’evento si concluda completamente. Inoltre, il fenomeno del bradisismo non ha mai subito interruzioni, con continui terremoti e deformazioni del suolo.

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