Agente penitenziario arrestato per contrabbando di droga liquida, router e telefoni ai detenuti: tradito dai colleghi.

Un poliziotto penitenziario corriere di droga e telefoni per i detenuti di Ariano Irpino

Un agente della Polizia Penitenziaria è stato arrestato per aver agito come corriere per i detenuti della casa circondariale di Ariano Irpino, nell’Avellinese. Aveva con sé droga liquida, cocaina in polvere, erba, telefoni cellulari, sim e caricabatterie.

Il materiale rinvenuto era di circa 4 chili e mezzo di sostanze stupefacenti, inclusi 160 grammi di cocaina, insieme a schede sim, 22 smartphone, caricabatterie, router e persino una collana d’oro. Questo agente, invece di mantenere l’ordine e prevenire il traffico illegale in carcere, si è reso complice dei detenuti.


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I colleghi dell’agente hanno notato il suo comportamento sospetto e lo hanno arrestato. Si stava preparando a consegnare tutto il materiale ai detenuti come se fosse un corriere. Dopo l’arresto, è stato posto agli arresti domiciliari.

Le conseguenze dell’azione criminale

Il sindacato dei poliziotti penitenziari ha condannato l’azione dell’agente infedele e ha elogiato il Comando di Polizia Penitenziaria per l’arresto. Questi reati compromettono la sicurezza interna e non devono mai accadere. È fondamentale individuare e allontanare tempestivamente i responsabili di comportamenti disonorevoli come questo.

I poliziotti penitenziari dell’istituto di Ariano Irpino, nonostante le difficoltà quotidiane, svolgono con dedizione il loro compito istituzionale di garantire l’ordine e la sicurezza interna. Meritano il massimo rispetto e supporto per il lavoro che svolgono.

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