I sindacati hanno denunciato che Stellantis sta procedendo con 360 esuberi nello stabilimento di Pomigliano d’Arco. La Fiom non ha firmato l’accordo e ha chiesto al Governo di convocare l’amministratore delegato di Stellantis.
Si sono registrati disagi per i lavoratori dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco, con l’azienda che ha annunciato un totale di 1.087 esuberi a livello nazionale, di cui 360 riguardano Pomigliano d’Arco. Mauro Cristiani e Mario Di Costanzo della Fiom hanno reso nota questa situazione.
Oltre ai 360 lavoratori di Pomigliano, si aggiungono altri dipendenti come quelli di Melfi, Termoli, Cento e Verrone, portando il numero totale di interessati a 424 addetti. Cristiani e Di Costanzo sottolineano come l’azienda stia riducendo silenziosamente il suo organico attraverso le uscite incentivante, come risposta alla mancanza di nuovi modelli.
I sindacalisti chiedono con urgenza che il governo convochi l’amministratore delegato Carlos Tavares per ottenere garanzie sulla centralità e strategicità degli stabilimenti italiani. La Fiom ha deciso di non firmare l’accordo in attesa del tavolo governativo previsto per il 4 aprile. Preoccupazioni simili erano emerse in passato quando Tavares aveva parlato del rischio per lo stabilimento di Pomigliano, definendo le parole del sindaco di Pomigliano d’Arco come “preoccupanti”.
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