Invalide le conclusioni del documentario sui Campi Flegrei: l’Ingv smentisce, sottolineando le discrepanze con i dati scientifici.

L’Ingv risponde al documentario di Rsi sulla minaccia del supervulcano Campi Flegrei

L’Ingv ha replicato al documentario di Rsi, la tv svizzera, intitolato “Napoli, il supervulcano che minaccia l’Europa” riguardante una possibile eruzione dei Campi Flegrei.

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Informazioni non basate sui dati

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha replicato al documentario della televisione svizzera Rsi intitolato “Napoli, il supervulcano che minaccia l’Europa” andato in onda lo scorso 4 aprile e diventato virale nelle ultime ore. Nel documentario, viene mostrata una possibile esplosione dei Campi Flegrei che distruggerebbe Napoli, scomparso sotto trenta metri di materiale vulcanico.

Le immagini della ricostruzione di questa possibile eruzione mostrano la città travolta dalle nubi piroclastiche, che arrivando da ovest travolgono Piazza Plebiscito e tutta Napoli. L’Ingv ha sottolineato che “nessuna delle 70 eruzioni avvenute nell’area negli ultimi 15.000 anni si avvicina neanche lontanamente allo scenario rappresentato nel documentario”.

Si tratta di un’informazione non basata su dati e che ignora le attività scientifiche e di pianificazione per gestire la pericolosità vulcanica dell’area. L’Ingv ha chiarito che il monitoraggio costante dell’area indica una probabilità bassissima di una grande eruzione come quella mostrata nel documentario.

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Nella nota, l’Ingv ha sottolineato che il monitoraggio dell’area è costante e le eruzioni di grande scala sarebbero facilmente rilevate dai sistemi di sorveglianza e monitoraggio. Il sensazionalismo non è appropriato in questioni di sicurezza e pianificazione di emergenza.

Il sistema di monitoraggio, sorveglianza e pianificazione in emergenza si basa su dati sperimentali e non su opinioni. Recenti dichiarazioni nel documentario non riflettono la reale situazione dei Campi Flegrei secondo l’Ingv.

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