Indagato testimone omicidio Francesco Pio Maimone: versione processo modificata

Francesco Pio Maimone è stato ucciso a Napoli il 20 marzo a Mergellina. Durante l’udienza relativa alla sua morte, è emerso che il titolare dello chalet Agostino, Giovanni Nacarlo, è stato incriminato per falsa testimonianza. La Corte di Assise ha ritenuto omissivo il suo comportamento durante l’escussione e l’udienza è stata sospesa. Un avvocato d’ufficio è stato convocato per assistere il testimone e il pm Antonella Fratello ha deciso di non rivelare l’identità dei prossimi testimoni per evitare condizionamenti.

Durante l’udienza, un agente della Polizia Scientifica ha riferito che Francesco Pio Maimone è stato colpito da un proiettile al petto sparato da circa 15 metri di distanza, ad altezza uomo. Il proprietario dello chalet ha ritrattato alcune dichiarazioni e ha dichiarato di non riuscire a identificare i partecipanti alla lite. L’omicidio di Maimone è avvenuto durante una lite tra due gruppi differenti, uno della periferia Ovest e l’altro della periferia Est di Napoli. Uno dei ragazzi del secondo gruppo, Francesco Pio Valda, è sotto processo per omicidio per aver sparato a Maimone in seguito a una discussione innescata da un’involontaria calpestata al piede che gli ha sporcato le scarpe costose. Maimone, che non faceva parte di nessuno dei due gruppi e non era coinvolto nella lite, è stato ucciso mentre si trovava seduto con un amico in uno degli chalet di Mergellina.

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