Salvatore D’Amelio condannato a 8 mesi per evasione dai domiciliari
L’imprenditore napoletano Salvatore D’Amelio, titolare dei marchi “Drop List” e “Minimal”, è stato condannato a otto mesi di reclusione per evasione dagli arresti domiciliari. Questa condanna si aggiunge a quella precedente per riciclaggio, che lo aveva portato alla misura cautelare dell’obbligo di permanenza presso la propria abitazione.
Il caso di Salvatore D’Amelio
Il giudice aveva concesso a D’Amelio di lasciare temporaneamente la sua residenza per recarsi dal dentista. Tuttavia, l’imprenditore napoletano ha approfittato della situazione per fare delle deviazioni non autorizzate. Dopo essere passato in un bar e in uno dei suoi negozi, è stato nuovamente arrestato e condannato in seguito a un’udienza di direttissima il 24 aprile.
D’Amelio era stato posto ai domiciliari dall’11 gennaio precedente, in seguito all’accusa di riciclaggio. Le indagini delle autorità competenti hanno evidenziato il coinvolgimento del nome di D’Amelio in un’ordinanza che riguardava 25 persone, emessa dalle Guardia di Finanza e dai Carabinieri di Napoli. Le attività illecite riguardavano il riciclaggio di denaro proveniente da frodi fiscali, con l’acquisto di beni contraffatti e persino una partecipazione in una clinica per l’autismo a Campobasso.
Nonostante avesse il permesso di allontanarsi temporaneamente per motivi di salute, D’Amelio è stato sorvegliato a distanza dagli inquirenti che hanno registrato le sue deviazioni non autorizzate. In seguito ai suoi spostamenti non autorizzati, è stato nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del processo.
Conclusioni
L’imprenditore Salvatore D’Amelio si trova ora ad affrontare una nuova condanna per aver violato gli arresti domiciliari, aggravando la sua situazione giuridica precedente legata al riciclaggio. La sua condotta ha comportato conseguenze legali e rappresenta un caso di studio per quanto riguarda il rispetto delle misure cautelari e delle disposizioni giudiziarie.