Gratteri consiglia ai giovani napoletani di non farsi ingannare dalla falsa immagine della camorra sui social: essere ricchi e potenti non è tutto.

Nicola Gratteri mette in guardia sui pericoli dei social

Il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, durante un incontro con gli studenti a Scampia, ha sottolineato l’importanza di prestare attenzione alle insidie presenti sui social media. Spesso, infatti, sui social si celebra la vita criminale, creando un’immagine distorta della realtà.

I social possono diventare una trappola per i giovani, inducendoli a desiderare una vita criminale che viene esibita e magnificata su queste piattaforme. In un incontro con gli studenti a Scampia, presso la Parrocchia della Resurrezione, il procuratore Gratteri ha descritto questa situazione come una trappola nella quale è facile cadere. “I criminali sui social, su piattaforme come Tiktok, mostrano ricchezza e potere per avere la vostra invidia, ma tutto questo è una pura finzione. Non è una realtà accessibile a tutti, è solo un’illusione temporanea. Non esiste garanzia che un boss mafioso possa morire tranquillamente nel proprio letto, potrebbe anche finire in carcere per decenni”.

Gratteri ha sottolineato che la via del riscatto per i giovani è lo studio o l’apprendimento di un mestiere pratico. Suggerisce di considerare percorsi come idraulici, elettricisti o formazione agraria, incoraggiando i giovani a sviluppare competenze concrete per il mondo del lavoro. Il procuratore ha evidenziato che la vera sconfitta è rimanere a casa inattivi con il telefono in mano. Invita i giovani a non tacere se hanno problemi, a cercare supporto e consulenza da insegnanti o figure di riferimento come preti o educatori, anziché isolarsi.

All’evento con gli studenti hanno partecipato anche l’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia e il rettore dell’Università Federico II di Napoli, Matteo Lorito, che hanno contribuito alla sensibilizzazione sui rischi legati alla vita criminale celebrata sui social media.

Leggi Anche