Una necropoli dell’età del ferro scoperta durante gli scavi per la Napoli-Bari svela un tesoro principe: un importante ritrovamento archeologico.

La Necropoli dell’Età del Ferro scoperta ad Amorosi

Un’importante scoperta archeologica è emersa ad Amorosi, in provincia di Benevento, durante gli scavi :

Si tratta di una Necropoli dell’Età del Ferro (VIII secolo a.C) rinvenuta durante gli scavi della Stazione Elettrica di Terna per l’alta velocità Napoli-Bari. All’interno del sito archeologico sono state trovate testimonianze di grande valore storico e principesco, tra cui armi, vasi e gioielli.

Un eccezionale rinvenimento archeologico

La Soprintendenza ABAP per le province di Caserta e Benevento ha annunciato la scoperta durante una conferenza stampa presso il Comune di Amorosi. Tra i presenti, il Sindaco di Amorosi, il parlamentare locale e vari professionisti del settore archeologico.

La necropoli è stata scoperta in occasione delle attività di scavo per la costruzione della stazione elettrica di Terna, parte del progetto di connessione alla Rete Ferroviaria Italiana per l’Alta Velocità “Napoli-Bari”.

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Durante i lavori di indagine preventiva, sono state scavate 88 sepolture risalenti all’VIII secolo a.C. in un’area di circa 13.000 metri quadrati. Le sepolture appartenevano alla “Cultura banchina” caratteristica della Campania interna prima dell’ascesa dei Sanniti.

Una scoperta di straordinario valore storico

I corredi funerari trovati nelle tombe maschili includono armi, mentre in quelle femminili sono state rinvenute ricche parure di ornamenti in bronzo. Tra gli oggetti scoperti vi sono vasi di varie forme e materiali, spesso collocati ai piedi del defunto in modo rituale.

Alcune sepolture si distinguono per la presenza di oggetti di grande prestigio, come un cinturone in gualcito decorato o vasi laminati in bronzo risalenti all’epoca orientalizzante.

La Soprintendenza di Caserta e Benevento, con il sostegno di Terna, ha avviato un ampio progetto di studio e conservazione dei reperti trovati per valorizzare questo importante patoimonio storico.

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