Polizia presidia il Lungomare di Napoli durante il contestato arrivo di Vannacci, massima sicurezza sul lungomare partenopeo.

Generale Vannacci contestato a Napoli

Il Generale Roberto Vannacci è stato contestato durante la sua visita a Napoli, dove era presente per presentare il suo libro. Gli attivisti hanno manifestato in piazza del Plebiscito contro di lui. La presenza del Generale ha generato tensioni e controversie, con striscioni che recitavano frasi come “Cacciamolo” e “Napoli non ti vuole”.

Sicurezza rinforzata

Per garantire la sicurezza dell’evento, il Lungomare è stato blindato dalle forze dell’ordine, con la presenza di diverse camionette e auto della Polizia di Stato che presidiavano la zona. Il Questore Maurizio Agricola ha emesso un’ordinanza che limitava il corteo degli attivisti fino a piazza Plebiscito, impedendo loro di raggiungere via Nazario Sauro.

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La mobilitazione contro la presenza di Vannacci a Napoli era stata organizzata dagli attivisti di sinistra e delle realtà del mondo lgbtq+. Il Generale è stato contestato per le sue posizioni controverse, in particolare quelle riguardanti Benito Mussolini e i bambini disabili a scuola.

Per motivi di sicurezza, la presentazione del libro di Vannacci a Cremona è stata spostata fuori città, a Robecco d’Oglio, su richiesta delle autorità. Il Generale ha commentato dicendo: “È questa la democrazia degli antifascisti”. Matteo Salvini ha difeso Vannacci, affermando che le sue parole sulla disabilità sono state fraintese.


Il questore di Napoli blocca la manifestazione anti-Vannacci: il corteo potrà arrivare solo fino a piazza Plebiscito

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