Rita Granata travolta dall’auto a Fuorigrotta: trasferita da Napoli in Rianimazione a Nocera Inferiore per le cure

La notte del 5 maggio, una tragedia ha colpito via Leopardi: una giovane donna di 27 anni è stata investita. Purtroppo, tre giorni dopo, è deceduta in un ospedale del Salernitano. Prima della sua morte, i genitori hanno dato il consenso per l’espianto degli organi, salvando altre vite grazie alla loro difficile decisione.

Un Trasferimento Necessario

Dopo l’incidente, la giovane Rita Granata è stata inizialmente stabilizzata nell’ospedale San Paolo di Fuorigrotta, il più vicino al luogo dell’impatto. Tuttavia, successivamente è stata trasferita a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. Questo spostamento di circa 40 chilometri potrebbe sembrare insolito, ma c’è una spiegazione precisa: l’ospedale di Nocera Inferiore era l’unica struttura con disponibilità di un reparto di Rianimazione specializzato in Neurochirurgia, fondamentale per trattare le gravi lesioni subite da Rita.

L’Incidente e le Prime Cure

Rita Granata, una giovane donna di Fuorigrotta, stava rientrando a casa e attraversava sulle strisce pedonali quando, intorno alle 4.30, è stata travolta da un’automobile guidata da un ragazzo di 24 anni. L’automobilista, preso dal panico, è scappato, ma ha fatto ritorno sul luogo dell’incidente dopo circa mezz’ora. L’impatto è stato così violento che Rita è stata sbalzata a decine di metri di distanza, riportando lesioni gravissime su tutto il corpo. Quando il 118 è arrivato sul posto, le sue condizioni erano già disperate.

La Scelta di Nocera Inferiore

Secondo quanto riportato dal 118 a Fanpage.it, trasferire Rita a Nocera Inferiore è stato l’unico modo per tentare di salvarle la vita. Dopo essere stata stabilizzata nell’ospedale San Paolo, era necessaria una struttura con un reparto di Neurochirurgia per garantirle le cure adeguate. Gli ospedali di Napoli non avevano disponibilità, costringendo i soccorritori ad estendere la ricerca fino a trovare posto nell’ospedale di Nocera Inferiore.

Un Problema Reiterato

Questo caso non è isolato: spesso, pazienti che necessitano specificamente di trattamenti in Rianimazione cardiochirurgica o neurochirurgica devono essere trasferiti in altre città laddove non ci siano disponibilità immediate. Questo problema sottolinea la necessità di migliorare la gestione delle emergenze e la disponibilità di posti in rianimazione nelle strutture principali.

Conclusione

La storia di Rita Granata è tragica e commovente, ed evidenzia sia la fragilità della vita sia l’importanza di un sistema sanitario efficiente. Nonostante gli sforzi dei medici e dei soccorritori, Rita non ce l’ha fatta, ma grazie alla decisione dei suoi genitori, la sua morte non è stata vana: altri pazienti hanno ricevuto una seconda chance di vita grazie agli organi donati.


Domani i funerali di Rita Granata, la 27enne investita sotto casa a Fuorigrotta

Resta il grande dolore per una giovane vita spezzata troppo presto, ma anche il conforto per le vite salvate grazie alla donazione degli organi.

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