Scontro politico a Cercola: un candidato minaccia di cacciare gli abitanti dalle case popolari per influenzare il voto

Manipolazione elettorale a Cercola: la vicenda degli arrestati e il voto di scambio

Per ottenere voti preziosi durante le elezioni amministrative a Cercola, Napoli, due individui coinvolti nell’inchiesta sul voto di scambio diffondevano false voci sul fatto che il loro avversario intendesse sfrattarli dalle case popolari.

La situazione nell’ordinanza di arresto

L’arrestandi sarebbero stati accusati di aver manipolato le elezioni amministrative di Cercola, coinvolgendo la candidata Giusy De Micco, il fratello Sabino De Micco e i clan Fusco-Ponticelli e De Micco – De Martino. Le accuse includono compravendita di voti per il ballottaggio e favoritismo nei confronti del candidato Antonio Silvano.

Antonietta Ponticelli, figlia del boss Gianfranco Ponticelli, è una dei soggetti arrestati, nonostante le restrizioni al suo diritto di voto. Anche altri membri coinvolti sono stati posti agli arresti, mentre è stato concesso il regime dei domiciliari per alcuni di essi. La congiura elettorale sembra includere anche l’utilizzo di documenti falsi per ottenere rappresentanze di lista.

Interpretazioni discutibili per ottenere voti

Le prove raccolte includono intercettazioni che indicano come alcuni degli arrestati abbiano tentato di persuadere gli elettori a loro favore diffondendo false informazioni sulle intenzioni del candidato avversario Biagio Rossi. Questi tentativi disperati sembravano basarsi su argomentazioni minacciose, falsamente attribuite al rivale, riguardo ad un presunto sfratto degli abitanti delle case popolari.

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