Ex Macello di Napoli occupato come stabilimento abusivo dal 2007, forniva supermercati in tutta la città: una vicenda controversa.

Scoperto mattatoio abusivo nell’ex Macello comunale di Poggioreale

Un mattatoio abusivo è stato sequestrato all’interno dell’ex Macello comunale di Poggioreale, chiuso dal 2007. Questo stabilimento illegale vendeva alimenti in tutta la provincia di Napoli, operando in maniera non conforme alle normative vigenti.

Servizio di police scopre l’attività illegale carni

L’ex Macello Comunale di Napoli è stato chiuso nel 2007, ma recentemente è stato occupato da uno stabilimento abusivo di lavorazione di carni. Questo stabilimento forniva illegalmente negozi e supermercati in tutta la provincia di Napoli, violando le normative igienico-sanitarie. I locali utilizzati per lavorare le frattaglie erano sporchi e insalubri, con resti di animali accatastati in ripostigli poco igienici e liquami gettati direttamente in fogna senza depurazione.

Lavoratori illegali e sostanze chimiche vietate

Durante l’operazione di sequestro sono stati scoperti più di 10 lavoratori in nero all’interno dell’attività, su cui sono in corso ulteriori accertamenti. Il titolare dell’azienda, con precedenti per truffa, aveva abusivamente occupato un capannone di proprietà del Comune di Napoli per svolgere attività industriali non autorizzate. Inoltre, erano presenti depositi di solventi e sostanze chimiche vietate utilizzate nel processo di lavorazione.

Le aree esterne erano utilizzate per depositare scarti della lavorazione tra cui corna, ossa, pelli e altre parti di animali. Le indagini sono ancora in corso per verificare la corretta gestione di tali rifiuti. In un’area coperta adiacente al capannone sono state trovate consistenti quantità di scarti animale frutto dell’attività illegale che operava su Napoli e provincia da circa 15 anni.

Reflui industriali e sequestro penale

Dal processo di lavorazione venivano generati reflui industriali contenenti sostanze chimiche pericolose che venivano sversate nella rete fognaria senza depurazione. Sono state sequestrate due celle frigorifere di grosse dimensioni contenenti sezioni animali, mentre scarti e carni in cattivo stato sono stati distrutti per evitare l’immissione nella filiera commerciale. Il titolare dell’impresa dovrà rispondere di diversi reati e l’attività è stata posta sotto sequestro e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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