9mila edifici dei Campi Flegrei sotto controllo per possibili danni da bradisismo. Tecnici verificano lesioni causate dai terremoti.

Incontri con i cittadini per informarli sul rischio sismico e vulcanologico

Proseguono gli incontri con i cittadini che vivono nella zona rossa dei Campi Flegrei per informarli sul rischio sismico e vulcanologico dell’area e sulla relativa prevenzione. Dopo Pozzuoli, oggi è la volta degli abitanti di Bacoli.

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Attività sismica e Piano Campi Flegrei

L’attività sismica è intensa, il suolo continua ad alzarsi, e così è entrato nel vivo il Piano Campi Flegrei: insieme alla mappatura degli edifici considerati più fragili, il Dipartimento di Protezione Civile e il Governo stanno portando avanti anche una campagna di informazione e sensibilizzazione della cittadina sul rischio sismico e vulcanologico nei Campi Flegrei e sulla relativa prevenzione. Dopo Pozzuoli, oggi è previsto un incontro con i cittadini di Bacoli, mentre nella metà del mese di maggio toccherà agli abitanti di Napoli che ricadono nella zona rossa della caldera.

“Nei Campi Flegrei proseguono le attività di prevenzione non strutturale che abbiamo pianificato tra il nostro dipartimento nazionale ed i Comuni interessati. Dopo l’incontro di Pozzuoli, oggi pomeriggio è la volta di Bacoli e a metà mese quella di Napoli. Comunicare e informare il cittadino è un metodo che abbiamo consacrato nel nostro decreto-legge dell’ottobre scorso e sul quale continueremo a lavorare senza tregua, assieme alle altre iniziative di prevenzione avviate ed in corso di attuazione” ha dichiarato Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile.

Intanto, come previsto dal Piano, sono già 9mila gli edifici nell’area dei Campi Flegrei che sono stati analizzati, dal Centro Studi Plinius, per individuarne eventuali fragilità e creare una mappa della vulnerabilità. “Valuteremo la vulnerabilità sismica speditiva sulla base di un numero di edifici complessivo che si aggira tra i 10.000 e i 12.000 e alla fine offriremo alla Protezione Civile e al Governo i dati e le analisi necessari per quantificare la spesa per mettere in sicurezza gli edifici più vulnerabili” ha dichiarato il professor Giulio Zuccaro, responsabile scientifico del Centro Studi Plinius.

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