Proroga del reddito alimentare a Napoli: 2 milioni per supermercati e negozi solidali che donano cibo ai bisognosi.

Opportunità per negozi e supermercati a Napoli

Il Comune di Napoli ha deciso di prorogare il bando rivolto a negozi e supermercati che desiderano donare cibo per i poveri in cambio di agevolazioni fiscali. Tuttavia, la partecipazione è stata scarsa e questo ha portato alla necessità di ulteriori slittamenti della scadenza.

Immagine di repertorio

Il programma Reddito Alimentare a Napoli permette a supermercati, negozi e botteghe alimentari di donare cibo in eccedenza per le famiglie bisognose, ottenendo in cambio benefici fiscali. Questa iniziativa, promossa dal Governo Nazionale e adottata dal Comune di Napoli, mira anche a combattere lo spreco alimentare. Il governo nazionale ha stanziato un budget di circa 2 milioni di euro per il 2024. Nonostante le grandi incentivazioni offerte, c’è stata fino ad ora una scarse partecipazione da parte degli operatori del settore, portando così alla necessità di una nuova proroga per l’invio delle candidature. Il termine ultimo è stato esteso fino alla mezzanotte di sabato 4 maggio 2024.

Legge di bilancio e stanziamenti per il Reddito Alimentare

La Legge 166 del 2016 ha aperto la strada alla possibilità per gli operatori nel settore alimentare di ottenere agevolazioni fiscali in seguito alla donazione di prodotti alimentari, contribuendo alla riduzione degli sprechi. La legge di Bilancio 2023 ha destinato i primi fondi al progetto del Reddito Alimentare: 1,5 milioni per il 2023 e 2 milioni per il 2024.

Il bando nazionale è stato lanciato lo scorso anno e il Comune di Napoli ha aderito. Il Municipio ha annunciato la possibilità di aderire alla convenzione per la donazione di eccedenze alimentari il 26 febbraio scorso. Nonostante i vari slittamenti della scadenza, dovuti alla scarsa partecipazione, il Comune di Napoli ha deciso di prorogare nuovamente il termine al 15 maggio prossimo. L’obiettivo è garantire la massima partecipazione possibile per il bene delle famiglie in difficoltà.

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