Indagini su furti con auto potenziate a Napoli-Caserta, 10 arresti post morte poliziotto Lino Apicella

La Polizia di Stato ha arrestato 10 persone, ritenute parte di una banda specializzata in furti su automobili; la base operativa nel campo rom di Giugliano. L’incidente in cui morì il poliziotto Pasquale Apicella. I quattro rom arrestati per la morte del poliziotto Lino Apicella sarebbero stati collegati a una banda specializzata in furti su automobili nei centri commerciali e nelle aree di servizio tra Napoli e Caserta e nella ricettazione: è lo scenario ricostruito dalla Polizia di Stato, che oggi ha eseguito una ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di 10 persone.

Il provvedimento eseguito stanotte è stato emesso dal gip di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica. Per nove degli indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, il decimo è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. All’individuazione dei 10 destinatari si è arrivati con le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Napoli e dal Compartimento della Polizia Stradale per la Campania e la Basilicata; il sodalizio criminale sarebbe composto prevalentemente da rom residenti nel campo nomadi “Ponte Riccio”, a Giugliano, in provincia di Napoli.

La base della banda si trovava nel campo rom. Secondo le ricostruzioni all’interno dell’organizzazione c’era una rigida ripartizione dei ruoli: oltre a coloro che materialmente compivano i furti, c’era chi era incaricato dei sopralluoghi nelle zone individuate e chi si occupava di reperire i veicoli che sarebbero stati utilizzati; altri ancora si occupavano delle modifiche sulle automobili per renderle più prestanti e, infine, c’era chi si occupava della successiva ricettazione.

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