## Tragedia di Eboli: indagini in corso
I tempi dei soccorsi, la posizione del bambino durante l’aggressione dei cani e il destino degli animali coinvolti sono i nodi critici che stanno emergendo dalla tragedia di Eboli, in provincia di Salerno.
![Immagine di repertorio](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/30/2023/10/scientifica-polizia-luogo-1200×675.jpg)
## Indagini in corso sulla tragedia
Dopo la conclusione dei rilievi sul luogo della tragedia e degli esami autoptici sul bimbo di 13 mesi sbranato da due pitbull, la Procura della Repubblica di Salerno ha avviato un’indagine approfondita. Sono coinvolti i padroni dei cani, i due zii del bambino e anche la madre. Si ipotizza l’accusa di omicidio colposo per omessa custodia degli animali, data la gravità delle ferite riportate dal piccolo.
Al momento, la Procura sta esaminando i tempi della chiamata ai soccorsi e la posizione esatta del bambino durante l’attacco dei cani. Un punto critico è il momento in cui si è scatenato l’inferno nella villetta di Eboli, e quanto tempo è trascorso prima della richiesta di aiuto.
## Destino dei cani responsabili
Un’altra questione spinosa è il destino dei due cani, Totò e Pablo, responsabili della morte del bambino. Si sta valutando se gli animali avevano già manifestato comportamenti aggressivi in passato e se erano considerati un pericolo per la comunità prima dell’incidente. Attualmente, i cani sono sotto custodia sanitaria presso il canile “Dog’s Town” di Pignataro Maggiore, e sarà l’autorità sanitaria a decidere se potranno essere rieducati o se dovranno essere abbattuti per garantire la sicurezza pubblica.
La tragedia di Eboli ha sollevato una serie di interrogativi sulla gestione e la sicurezza dei cani pericolosi in Italia, e sembra essere un caso emblematico che potrebbe portare a cambiamenti normativi nella detenzione di razze aggressive. La comunità è unita nel dolore per la perdita del piccolo e nell’attesa di giustizia per quanto accaduto.