Il capo di Scampia: tradito dall’affetto verso il suo bull terrier, deve fare i conti con la sua debolezza. Una storia di lealtà e potere.

La latitanza di Francesco Abbinante e il tradimento del suo cane

Francesco Abbinante, 25 anni, è stato finalmente arrestato dopo essersi reso latitante dallo scorso 9 gennaio. Considerato il reggente dell’omonima famiglia un tempo affiliata al clan Di Lauro e protagonista di violente faide, è stato trovato in una villetta a Castel Volturno. Un destino comune a quello di altri latitanti, spesso traditi da dettagli apparentemente insignificanti.

Immagine di repertorio

I carabinieri hanno riconosciuto il bull terrier di Abbinante durante il pattugliamento di Castel Volturno. Questo ha permesso loro di rintracciare l’uomo fino alla villetta in cui si nascondeva. Dopo giorni di attesa, Francesco Abbinante è stato avvistato e arrestato ieri pomeriggio mentre si affacciava alla finestra della casa. Attualmente si trova nel carcere di Secondigliano.

Questa situazione non è un caso isolato, infatti, anche Luigi Cacciapuoti è stato tradito dal cane di un’amica lo scorso 25 agosto. Il cagnolino ha permesso agli inquirenti di individuare il nascondiglio del latitante, confermando come dettagli apparentemente insignificanti possano portare alla cattura di criminali in fuga. Una situazione simile era già capitata a un altro Francesco Abbinante nel 2006, quando i carabinieri lo trovarono nascosto nel doppio fondo di un divano grazie alla consegna di nove pizze da parte di un fattorino.

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