Come Spalletti mi salvò dal licenziamento dopo aver rifiutato di parlare

Luciano Spalletti e il film ‘Sarò con te’

Dopo aver conquistato lo scudetto e aver assunto un nuovo ruolo in Nazionale, Luciano Spalletti sembrava inizialmente restio a concedere interviste per il film ‘Sarò con te’, uscito all’inizio del mese. Secondo quanto riferito da Andrea Bosello, regista e produttore del film, Spalletti ha dichiarato: “Non sono importante, non sono più l’allenatore del Napoli, non serve…”.

La difficile trattativa con Spalletti

Bosello, nato in Friuli ma ormai napoletano di adozione, ha raccontato quanto sia stato complicato persuadere Spalletti ad accettare l’intervista. Ha confessato: “Ogni settimana tornavo da Spalletti sperando fosse solo una questione di ritrosia, ma continuava a dire ‘no’. Solo quando l’ho messo all’angolo dicendogli che senza di lui il film non avrebbe senso, ha accettato.”

Dopo una lunga trattativa, Spalletti ha finalmente acconsentito. Bosello ha definito l’incontro come “molto bello, vero” e ha sottolineato che l’intervista è stata inclusa integralmente nel film senza alcuna censura. Spalletti si è impegnato appieno e per ringraziare la troupe ha addirittura regalato una cassa di vino di sua produzione.

Dettagli inediti dell’incontro

Bosello ha condiviso alcuni dettagli inediti dell’incontro con Spalletti, raccontando dell’atmosfera del suo ufficio e delle sue parole profonde. Ha detto: “Quando sono entrato nel suo ufficio la prima volta, mi dissero ‘se la porta è chiusa, non puoi entrare, se è aperta, sei il benvenuto’. Per fortuna era aperta e lì ho scoperto che quell’ufficio era anche la sua casa.”

Il film “Sarò con te” è stato girato principalmente all’interno dello spogliatoio del Napoli, diventato campione dopo 33 anni. Offre uno sguardo dietro le quinte calcistiche, con testimonianze esclusive dei protagonisti e dei tifosi napoletani, sia residenti in città che sparsi per il mondo.

Il film, uscito nelle sale ad inizio maggio, ha ottenuto un grande successo di incassi e di spettatori, confermando l’entusiasmo per la vittoria del Napoli. Oltre a Spalletti, il film cattura l’anima variopinta di Napoli e offre uno sguardo privilegiato su una città desiderosa di felicità.

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