Mistero sull’omicidio dei fratelli Marrandino: il movente ancora avvolto nel mistero

Il caso degli omicidi di Marco e Claudio Marrandino

Antonio Mangiacapre, un operaio sottoposto a fermo, ha negato le accuse affermando di non sapere nulla della vicenda e che l’automobile in questione gli fosse stata rubata. L’episodio ha visto coinvolte due vittime innocenti, i fratelli Claudio e Marco Marrandino, trucidati allo svincolo di Succivo in una sparatoria. Claudio, 29 anni, è stato colpito alla testa mentre era seduto in auto, mentre il fratello Marco, 39 anni, è stato raggiunto alla schiena mentre cercava di fuggire a piedi.

La tragedia di due fratelli innocenti

Non emergono elementi che possano collegare le vittime alla criminalità organizzata. Marco Marrandino era un avvocato rispettato e Claudio un imprenditore edile, entrambi senza alcun coinvolgimento in attività illegali. Marco lascia una moglie e due figli piccoli, mentre Claudio conviveva con la fidanzata. La comunità di Cesa ha sospeso le celebrazioni per il Santo Patrono in segno di lutto, mentre una veglia di preghiera è stata organizzata in memoria dei due fratelli.

Sabato, i due fratelli erano tornati a Napoli per poi dirigere verso Cesa in auto. Durante il viaggio sulla strada Nola-Villa Literno si sono scontrati con l’assassino, l’operaio Antonio Mangiacapre. La lite per motivi di viabilità ha portato ad una tragica sparatoria che ha poi coinvolto anche i carabinieri intervenuti.

La reazione dei carabinieri e l’arresto dell’assassino

Una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Marcianise è intervenuta durante la sparatoria. I militari hanno assistito all’omicidio dei due fratelli e hanno cercato di fermare l’assassino. Dopo un breve inseguimento, l’operaio è riuscito a scappare, nascondendosi nelle campagne circostanti. Le ricerche sono state coordinate dalla Procura di Napoli Nord, che ha portato all’arresto del 55enne presso la clinica Pineta Grande di Castel Volturno.

Nella sua abitazione sono stati trovati armi e munizioni illegali, dimostrando un precedente divieto di detenzione di armi nei confronti dell’assassino. Antonio Mangiacapre è stato sottoposto a fermo e trasferito nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

Le indagini in corso

Secondo il procuratore Maria Antonietta Troncone, non è ancora chiaro il movente che ha portato all’omicidio dei fratelli Marrandino. L’assassino ha negato ogni addebito durante l’interrogatorio e si dichiara estraneo ai fatti. Le indagini sono ancora in corso per comprendere appieno i dettagli di questa tragica vicenda.

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