Laura la Divina: il mistero della scomparsa e del ritorno, una storia social di 24 ore

Il fenomeno dei video live di TikTok ha visto l’emergere di account con centinaia di migliaia di followers, con audience che possono essere paragonati ai talk show televisivi. I fondi per i creator vengono elargiti dai social in base alle visualizzazioni e alle donazioni. Gli utenti con grandi follower sviluppano anche un sistema di affari paralleli che include sponsorizzazioni, negozi brandizzati e comparsate televisive.

Affinché il sistema funzioni, il protagonista deve operare all’interno di un circolo chiuso, predisposto “in laboratorio” per ricostruire esattamente l’artificialità dell’ambiente. Tale circostanza è emersa con la storia di Laura la Divina, una trasgender di 43 anni che ha rigettato la sua identità di uomo, creando un forte rumore sui social e anche sui media tradizionali.

La scomparsa di Laura è diventata un vero e proprio spettacolo, con un livello di drammatizzazione altissimo, spinto anche dalla televisione che si è occupata dell’evento. Anche i giornali si sono occupati della vicenda, considerato una persona sparita in una situazione di fragilità.

Quando Rita De Crescenzo, un’altra tiktoker notevolmente famosa, ha presentato la denuncia di scomparsa di Laura, la situazione è degenerata sul web con racconti drammatici e l’impulso di vari personaggi noti, suscitando dubbi sulla veridicità dell’evento.

L’intera situazione sembra quindi essere stata manipolata per creare uno spettacolo e provocare reazioni forti. La scomparsa di una persona è passata in secondo piano rispetto al dramma costruito intorno ad essa, creando un’enorme confusione sulla verità dei fatti.

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