Guerra tra i Lo Russo: omicidi e arresti nell’area nord di Napoli

Individuate due bande criminali controllate dal clan Lo Russo

Le forze dell’ordine hanno portato a termine una vasta operazione che ha coinvolto Polizia di Stato, Arma dei carabinieri e Guardia di Finanza, arrestando 19 persone ritenute coinvolte in attività criminali legate al clan Lo Russo. Le indagini hanno permesso di individuare due gruppi criminali, Scognamiglio e Pecorelli, entrambi considerati bracci operativi del clan, che si contendevano il controllo del territorio.

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Le indagini condotte nel biennio 2021-2022 dai poliziotti della Sezione Catturandi della Squadra Mobile di Napoli e del commissariato Scampia hanno portato oggi all’arresto di 16 persone. L’attività investigativa ha permesso di individuare l’esistenza dei due gruppi criminali, Scognamiglio e Pecorelli, entrambi riconducibili al clan Lo Russo, che si scontravano per il controllo dei territori a nord di Napoli, tra Miano, Chiaiano, Piscinola e Marianella.


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La faida tra i due gruppi ha portato a episodi di violenza, come il ferimento di Salvatore Di Caprio nel 2021 e numerose estorsioni. Inoltre, i gruppi criminali avevano legami con il clan Cifrone.

Legami tra clan Cifrone e gruppi emergenti

Parallelamente alle indagini della polizia, i carabinieri hanno arrestato tre persone per associazione di tipo mafioso e omicidio. Le indagini hanno evidenziato una connessione tra esponenti del clan Cifrone e i nuovi gruppi emergenti Scognamiglio e Catone-Pecorelli, eredi diretti dei Cifrone.

Infine, la Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro preventivo di beni per un valore totale di circa 8 milioni di euro nei confronti di 20 persone coinvolte in attività illecite legate al clan Lo Russo. Tra i beni sequestrati ci sono immobili, terreni, aziende, autovetture e rapporti finanziari.

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