La Soprintendenza blocca i lavori: “Valutare l’interesse culturale”
La Soprintendenza ai Beni Culturali di Napoli ha deciso di bloccare i lavori sull’agrumeto di Capodimonte, situato all’esterno del Bosco di Capodimonte. Questa decisione è stata presa per valutare l’interesse culturale che potrebbe avere l’agrumeto, che ha più di 70 anni di esistenza. Dopo vari bandi andati deserti, lo scorso anno l’area è stata affidata in comodato d’uso ad un privato per un periodo di 4 anni. Recentemente, è scoppiata la polemica sull’abbattimento di alcuni alberi presenti all’interno del bosco, suscitando proteste da parte delle associazioni dei cittadini che chiedono di salvare l’agrumeto, ritenuto di valore storico.
La titolare della concessione ha dichiarato che gli alberi abbattuti erano malati e quindi necessitavano di essere rimossi per motivi di salute.
Il Comune: “Abbattimenti autorizzati”
Il Comune di Napoli, che detiene le autorizzazioni per gli interventi sugli alberi, ha rilasciato il permesso per l’abbattimento di 20 alberi dell’agrumeto di via Bosco di Capodimonte. Questa decisione è stata presa dopo una perizia tecnica che ha accertato lo stato malato degli alberi e ne ha approvato la rimozione. L’area era stata concessa in locazione dalla Città Metropolitana, proprietaria del terreno.
Al momento non è stata confermata l’origine dell’agrumeto risalente all’epoca dei Borbone, ma la perizia tecnica ha supportato la necessità di abbattere gli alberi malati per garantire la salute delle piante rimanenti.
Andreozzi: “Chiesti atti e verifiche”
Rosario Andreozzi, consigliere metropolitano delegato all’Ambiente, ha richiesto ulteriori informazioni riguardo l’affidamento del bene e le modalità di gestione del contratto di locazione. Inoltre, ha chiesto chiarimenti sulle modalità autorizzative che hanno portato agli abbattimenti degli alberi protetti. Andreozzi ha espresso la necessità di adottare eventuali provvedimenti per salvaguardare il patrimonio e i diritti della cittadinanza.